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L'assunzione di acqua nel gatto

20.06.2025

Chiunque abbia o abbia avuto un gatto per casa può dire quanto l'approccio con l'acqua sia piuttosto particolare, di completa diffidenza e rifiuto a volte, di attrazione giocosa altre, ma con una costante: indipendentemente dal rapporto con l'acqua, il gatto è un animale che rispetto ad altri beve generalmente poco, a volte sembra non bere proprio. 

I motivi sono diversi e riconducibili tutti alla sua evoluzione che ha portato ad adattamenti fisiologici come quello di poter concentrare enormemente l'urina (riassorbire acqua a livello renale in modo da eliminarne di meno). Il gatto ha margini di tolleranza riguardo all'assunzione di acqua molto più ampi rispetto ad altri mammiferi come il cane o l'uomo ma, come per tutti gli altri mammiferi, per lui l'acqua è comunque fondamentale, vitale, come è fondamentale che l'assunzione di acqua per via alimentare sia adeguata al fine di ridurre il rischio di problemi come cistiticalcoli urinari ricorrentiobesità. Non si tratta come vediamo di pericolo di vita, ma di condizioni clinicamente problematiche che potrebbero capitare, di rischi. La dimostrazione pratica la abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi con i numerosissimi gatti che vengono alimentati solo a croccantini e che raggiungono venerande età senza mai aver manifestato problemi urinari o cistiti. Ma quanto dovrebbe bere un gatto, idealmente? Non esiste una quantità ideale, le variabili sono tante, si va dall'età del gatto, alla temperatura ambientale, al tipo di alimentazione, al livello di stress e persino alla dimensione del gatto o, meglio, al rapporto tra volume e superficie corporea.

Nel gatto selvatico il problema non si pone in quanto questo riesce ad assumere la maggior parte dell'acqua necessaria attraverso l'alimentazione (le prede) ma in quello domestico, specialmente nel gatto d’appartamento che non ha possibilità di predare e quindi assumere spontaneamente alimenti freschi, le cose potrebbero stare diversamente. Senza farsi problemi non necessari e senza fasciarci la testa prima di essersela rotta, se pensiamo che il nostro gatto non assuma una quantità di acqua sufficiente, o semplicemente se vogliamo sentirci più tranquilli, possiamo abbinare o alternare alle crocchette del cibo umido COMPLETO, bustine o scatolette (le bustine forniscono una idratazione maggiore influendo in maniera minore sull’apporto in più di macronutrienti e kcalorie). Si può integrare anche con un alimento umido COMPLEMENTARE ma in questo caso, bisogna essere sicuri che il gatto mangi interamente la sua razione di alimento completo, l'integrazione deve quindi essere un qualcosa in più.




L’acqua da bere poi dovrebbe poi essere sempre fresca e pulita, specialmente nei periodi caldi in cui tende a scaldarsi più in fretta. Capita spesso che il gatto rifiuti di bere da una ciotola con l’acqua non proprio freschissima o che la rovesci addirittura. Per l’integrazione di cibo umido sconsigliamo il fai da te perché bilanciare correttamente una razione al fine di evitare problemi di salute seri questa volta, è compito del medico veterinario o del veterinario nutrizionista


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