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Gli insetti: una risposta ecosostenibile alle allergie alimentari?

08.06.2022

Da gennaio 2018 è diventato operativo a tutti gli effetti il pacchetto di norme UE relativo ai “novel food”, alimenti nuovi o comunque ancora poco usuali e per i quali quindi c’era bisogno di legiferare appositamente in materia di produzione e commercio.

Gli alimenti a base di insetti rientrano tra questi e con il recepimento normativo, in ogni stato europeo si potranno commercializzare e produrre alimenti che presentino gli insetti tra i loro ingredienti. Nel mondo esistono già milioni di persone che consumano abitualmente insetti da tantissimo tempo e in letteratura scientifica si stanno moltiplicando gli studi che ne sottolineano, come vedremo a breve, le ottime caratteristiche nutrizionali in generale e l’elevato valore biologico.

Ma perché l’UE ha sentito la necessità di legiferare in materia? La risposta viene dalla FAO che già da alcuni anni ha lanciato il programma “Edible Insect”, con lo scopo di sensibilizzarle persone al consumo di alimenti a base di insetti. Il motivo principale è ormai di dominio pubblico ed è dettato in massima parte dalla necessità di trovare delle fonti proteiche che abbiano un maggior rendimento (quantità prodotta in rapporto alle risorse utilizzate) e abbattano drasticamente l’impatto ambientale in termini di produzione di gas serra, utilizzo di suolo e di acqua.

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Le previsioni per il futuro non sono infatti molto rosee e stando alle stime sempre di FAO, nel 2030 dovranno essere nutrite più di 9 miliardi di persone, assieme ai miliardi di animali allevati annualmente e ai nostri animali da compagnia.

La crescita della popolazione comporterà quindi una ancor più grande richiesta di cibo e soprattutto avrà un grande impatto sulla richiesta mondiale di fonti proteiche sia animali che vegetali.

In questo contesto gli insetti si stanno rivelando importanti, molto probabilmente fondamentali, perché rappresentano un alimento non solo ottimo dal punto di vista nutrizionale ma anche svariate volte più sostenibile rispetto alla produzione di una carne qualsiasi. E’ anche interessante pensare che gli insetti sono ottimi convertitori di biomassa e possono essere nutriti anche con scarti alimentari.

Questa ottimizzazione degli sprechi e dei rifiuti però è, al momento, inapplicabile agli insetti destinati a diventare alimenti per l’uomo.

Gli insetti possono nutrirsi di rifiuti organici e trasformarli in proteine di alta qualità, a loro volta utilizzabili anche per l’alimentazione animale.

Alcuni di loro come le tarme della farina sono molto più resistenti dei bovini alla mancanza di acqua e presentano un’elevata efficienza di conversione nutrizionale (rendimento).

Tutti gli insetti sono animali a sangue freddo, sono caratterizzati da un ciclo biologico molto più breve rispetto ad un mammifero e inoltre, in una generazione, da un solo individuo, vengono deposte migliaia di uova.